Sono mancato da troppo tempo ma sono certo che se ne sono accorti in pochi.
Però per questi pochi, affezionati, coraggiosi, stolti, per loro dovevo tornare a scrivere.
Questo Blog è nato seguendo la scia lunga della Passione per lo Sport ed è cresciuto inseguendo (a fatica!) l’incontrollabile voglia di comunicare con serietà e professionalità il proprio pensiero, il mio pensiero.
Ma la migliore evoluzione non arriva da se stessi ma dagli altri, dal confronto, dalla capacità di mettersi in discussione e trovare la linea migliore.
E se Nati Sportivi nasce dall’idea di due (vero Luca?) ora vuole trasformarsi in una rappresentazione di molti. Ma non molti qualunque, tutti quelli che possono garantire energia, serietà, voglia di partecipare ed imparare sempre al servizio della Passione dello Sport.
Abbiamo certamente dei principi sui quali difficilmente riusciamo a barattare: siamo tradizionalisti, romantici, nostalgici, critici ma al tempo stesso tecnologici (Luca, non io…) ed ironici.
Siamo logorroici ma amiamo la sintesi, l’effetto che ne genera, il rumore dei commenti.
Vogliamo approfondire ma con educazione, esporre la propria idea ma con contenuto, contestare (se serve…) ma proponendo un’alternativa.
Non mi sono mai sentito Direttore di Nati Sportivi, l’ho sempre considerata una creatura in evoluzione, l’espressione di come mi piacerebbe parlasse lo Sport, un contenitore di opinioni educate e non urlate.
Queste voci sono diventate molteplici, giovani, ambiziose, preparate e coraggiose.
Allora serve un piccolo cambiamento del percorso ma non della rotta.
Nati Sportivi resta una voce fuori dal coro. Non urleremo mai, non alzeremo mai la voce (sempre che qualcuno non ci provochi…), resteremo nella dimensione delle storie e dei particolari, dei dettagli e delle opinioni, della misura e non della distanza, delle Figurine e non degli Album.
Aperti a ciò che è nuovo ma fortemente radicati al passato, la Storia che dice chi sei ed il Futuro che vogliamo per essere ciò che vogliamo.
Ci piace il passato che si mette al servizio del futuro, ci esalta il futuro che non dimentica il passato.
Nati Sportivi nasce con l’idea forte che le Tradizioni sono un elemento identitario che rende forti le persone e non un ostacolo al progresso. Le stesse tradizioni che vanno valorizzate ed adeguate alla velocità della comunicazione ed alle aspettative delle generazioni.
Si cambia l’abito ma non il monaco.
Nati Sportivi crede che il senso di appartenenza sia un valore. Appartenere e riconoscersi rende migliori, sicuri. Ma appartenere vuol dire rispettare, ascoltare, valutare e decidere, trova la sua espressione delle scelte e nelle sue conseguenze.
Nati Sportivi non è un involucro di idee conservatrici, al contrario vuole essere proiettato nell’attualità per capire dove arriverà lo sport di domani con il suo rapporto con le persone, la società.
Già le persone. Sono loro che fanno la differenza. Questo il pensiero di chi scrive su Nati Sportivi.
Le loro storie, le esperienze, gli errori, i successi e la magia di chi ispira e ha ispirato oggi e ieri, la maggior parte delle volte senza saperlo, qualche volta forzando i contesti talvolta semplicemente vincendo.
Per Nati Sportivi lo Sport non è di chi lo racconta ma di chi lo interpreta nelle sue mille facce. Di chi lo scrive organizzando, sudando, spingendo, di chi ambisce e ci prova. Ma anche di chi molla e sa essere sconfortato, di chi arriva ad odiarlo ed a tradirlo.
In questo modo stiamo costruendo la nostra squadra con la certezza che, parafrasando uno bravo, chi sa solo di sport, non sa niente di sport.
Da oggi parte SOTTO RETE, una rubrica settimanale nella quale racchiudo un approfondimento, un’analisi, il mio punto di vista, il focus su tematiche che non necessariamente sono di cronaca stretta, cercando di non divagare troppo.
Prestare attenzione senza prestare il fianco.
Restringere l’obiettivo e sintetizzare un’opinione, tralasciando la superficialità social e cercando di metterci dentro, come ho sempre fatto, un pizzico di competenza ed esperienza.
A volte con velata critica (costruttiva) talvolta con l’intenzione di suscitare un dubbio o togliere qual che certezza che il mondo dello Sport genera involontariamente per colpa o responsabilità del circo mediatico.