Il Tempo, il suo scorrere, il suo rapporto con lo Sport e le sfide che sono ne sono state segnate, ha sempre avuto un fascino particolare.
Soprattutto chi concentra se stesso per provare a batterlo, per provare essenzialmente a ridurlo.
Ma il tutto prende ancora più coinvolgimento quando si sommano velocità e resistenza, la capacità di spingere per rendere i minuti e i secondi i veri avversari da battere.
In queste prove, mentre le svolgi, sei tu contro te stesso, sei tu contro il tuo tempo ed alla fine il tuo tempo contro quello degli altri.
Lo sguardo prima della partenza al risultato degli altri, la pressione durante la tua performance, l’attesa della fine.
In tutto questo contesto emotivo, che è alla base del premio, c’è una vittoria storica ed un annata incredibile.
Quelle di Filippo Ganna, il pistard e ciclista lombardo, 24 anni vero protagonista del 2020, nel velodromo ed in strada.
Campione del Mondo a cronometro nel Mondiale di Imola, 4 tappe al Giro d’Italia (tre delle quali a cronometro), Campione del Mondo (per la 4° volta) nell’inseguimento individuale (di cui detiene il record del mondo).
La sua ascesa è partita 3 anni fa, oggi ne è conferma, forza, speranza.
Per il Ciclismo e per lo Sport Italiano perché oltre ad essere specialista nel combattere il tempo è riuscito a fermarlo.
Quello che si ferma quando si attende un campione e la sua gara, quello che si genera dall’attesa di chi sai che potrebbe vincere.
E nel ciclismo questo non avveniva da un po’. L’ultimo era stato Nibali.
E queste aspettative non generano solo pressioni aprono alla prospettiva, guardano al futuro, creano interesse.
Filippo è riuscito a fare questo.
E non sono queste emozioni da premiare?
Io credo di si, credo che Filippo abbia messo la sua firma su questo 2020, in modo deciso, giovane, rampante.
W Filippo Ganna.